domenica 13 dicembre 2009

Nigeria, Amnesty: polizia uccide illegalmente centinaia persone

ABUJA (Reuters) - Secondo quanto detto oggi da Amnesty International, centinaia di cittadini nigeriani sono uccisi annualmente da agenti di polizia corrotti, questo davanti al silenzio delle autorità che ignorano il problema. Nel corso di due anni di indagini, Amnesty ha raccolto prove di episodi di violazione dei diritti umani, tra cui torture ed esecuzioni operate dagli agenti nigeriani su persone sospettate. "La polizia nigeriana è responsabile annualmente di centinaia di uccisioni illegali", ha detto Erwin van der Borght, direttore del programma di Amnesty per l'Africa. "La maggioranza dei casi non è oggetto di indagine, la maggioranza degli agenti responsabili rimane impunita". Furti a mano armata e sequestri di persona sono fatti comuni nel maggior produttore di energia in Africa, in particolar modo nell'area di produzione petrolifera nei pressi del delta del Niger, dove le forze di polizia sono spesso in minoranza rispetto alle bande criminali. Gli agenti, pagati, addestrati e equipaggiati sommariamente, sono stati spesso accusati di sparare prima e di chiedere dopo. Più di 100 agenti vengono uccisi ogni anno in scontri a fuoco con i criminali, questo secondo Amnesty. "Molte uccisioni illegali avvengono durante le operazioni della polizia. In altri casi, la polizia spara e uccide gli autisti che non pagano loro la tangente richiesta ai posti di blocco", dice la relazione. Dati ufficiali del governo stimano che la polizia, tra il 2003 e il 2008, è stata responsabile della morte di 3.014 criminali sospettati, cifra questa che Amnesty ritiene vada rivista al rialzo. La polizia nigeriana, con un personale di circa 370.000 persone, ha rilevato delle situazioni problematiche per le quali ha avviato poi alcune iniziative, tra cui l'indagine sui casi messi in luce da Amnesty. "Dobbiamo confrontarci con situazioni problematiche nell'esercizio della legge. Stiamo addestrando i nostri agenti all'uso di armi da fuoco nel rispetto dei diritti umani", ha detto il portavoce della polizia Emmanuel Ojukwu. "Dobbiamo far di tutto per evitare che la polizia nigeriana venga associata ad assassini in uniforme". Amnesty ha richiesto alle forze di polizia di proibire agli agenti di usare armi mortali a meno che questo sia inevitabile per proteggere vite umane. La legge nigeriana in uso permette alle forze di sicurezza di sparare su sospettati e trattenuti che cercano di fuggire o di evitare l'arresto. Amnesty ha anche esortato a varare riforme sul sistema penale, incitando anche un aumento delle risorse destinate all'addestramento e all'equipaggiamento degli agenti. Human Rights Watch ha detto il mese scorso che il governo era già chiamato a punire gli agenti di sicurezza coinvolti negli scontri religiosi dell'anno scorso, fatti che hanno provocato centinaia di morti nella città di Jos. L'organizzazione ha accusato la polizia e i militari di avere, nei due giorni di scontro, trasgredito la legge uccidendo più di 130 nigeriani, in maggioranza giovani musulmani.

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