lunedì 21 dicembre 2009
Tutto il mondo in piazza Rosmini
LA FESTA - Il freddo ha frenato la presenza nel mercatino ma non l'assalto a centri commerciali e negozi
Tutto il mondo in piazza Rosmini
Gli stranieri residenti in città hanno fatto gli auguri nella loro lingua
ROVERETO. Il sindaco ha fatto un augurio natalizio da nonno. Si è rivolto agli adulti, nel gelido siberiano della piazza Rosmini, ed ha chiesto un impegno comune per garantire accoglienza e un futuro alle giovani generazioni. Poco prima dei piccoli albanesi residenti in città si erano esibiti in un breve spettacolo dedicato a Rovereto, con canzoni e una filastrocca.
La festa di ieri pomeriggio è stata rovinata dal freddo intenso. Sono stati pochi coloro che hanno resistito attorno alla fontana di piazza Rosmini trasformata in palcoscenico, ma un centinaio di persone hanno seguito il momento che più incarna il Natale dei popoli: i rappresentanti delle diverse nazionalità che vivono a Rovereto si sono rivolti ai loro connazionali, ma anche ai roveretani. Tema comune è stato il ringraziamento per l'accoglienza ottenuta e l'augurio di un Natale di pace. Thailandesi, algerini, etiopi, rumeni, albanesi: gli stranieri a Rovereto rappresentano ormai l'11 per cento della popolazione e costituiscono una realtà che diventa sempre più dinamica all'interno della società. La seconda generazione degli emigrati è già realtà e l'integrazione sta proseguendo su nuovi parametri e pure su nuovi problemi. Gli stessi che hanno vissuto e in buona parte superato i trentini che emigrarono a fine ottocento. In piazza, quasi per coincidenza, c'era anche un gruppo di giovani brasiliani, figli o nipoti dei lagarini che nell'ultimo quarto dell'800 si trasferirono a Bento Goncalves. Anche loro, con la loro presenza, hanno partecipato in questo modo al Natale dei popoli.
In centro animazione e casette della solidarietà, ma ieri ha imperato su tutti il freddo. Il traffico in strada è stato quello delle giornate migliori, per la verità, ma la gente ha preferito, alla passeggiata sul corso per ammirare il mercatini, l'affollamento di grandi magazzini e centri commerciali. E così le casupole, pur visitate e frequentate, hanno dovuto fare i conti con un lieve calo di pubblico: le rinomate salsicce, per esempio, sono state distribuite con più parsimonia. Da una media di 500 o 600 nelle giornate migliori, ieri si era precipitati a 300. Era dura convincere i passanti a mangiare un panino al freddo.
Funziona bene, anche perché al caldo delle sale della Fondazione Caritro, la mostra dei presepi natalini, vere e proprie opere d'arte sul tema della natività che ieri hanno visto un consistente via vai di spettatori, affascinati dagli incredibili dettagli disegnati su volti, tavole imbandite e capanne degni della migliore tradizione partenopea. Ora arrivano le giornate clou e scatta anche il conto alla rovescia per il mercatino che alla vigilia chiuderà i battenti. Da martedì a giovedì è garantita l'animazione pomeridiana.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/tutto-il-mondo-in-piazza-rosmini/2117759
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