Refers to the witness who is a few miles from the border of Israel, kept inside containers, hot day of hot, unbearably cold at night. We continuously torture, drip by burning hot plastic on the back all with the aim to force us to be sending money to pay. Ask for help if someone can intervene to save them from these atrocities. Things we're asking for three months now, we again appeal to the Egyptian army already deployed in the border area to intervene to free all hostages. Fr. Mussie Zerai
Ore 12.40 Ho parlato con uno dei ostaggi che nelle mani dei trafficanti da 7 mesi, già stato venduto 4 volte, mi racconta le condizioni terribili di Nome Abiel ragazzino eritreo di 11 anni, al quale i trafficanti hanno spezzato un braccio, continua a gridare dal dolore, non possiamo fare nulla siamo tutti legati con le catene, anche questo ragazzino lo tengono con le catene ai piedi e nelle mani. Ci sono altri due minorenni di 14 anni, le stesse condizioni di trattamento disumano. Questi ragazzi che sono stati rapiti in Sudan dai beduini e venduti nel Sinai ad altri trafficanti.
Riferisce il testimone che sono a pochi km dal confine di Israele, tenuti dentro container, di giorno caldo rovente, di notte un freddo insopportabile. Ci torturano continuamente, facendo gocciolare della plastica calda rovente sulla schiena tutto finalizzato per costringerci a farsi mandare soldi per pagare. Chiedono aiuto, se qualcuno può intervenire per salvarli da queste atrocità.
Cose che stiamo chiedendo da tre mesi ormai, facciamo nuovamente appello che l'esercito egiziano già schierato nella zona di confine possa intervenire per liberare tutti gli ostaggi.
don Mussie Zerai
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