mercoledì 16 febbraio 2011
Il dramma dei Profughi nel Sinai continua nel Silenzio!
Poco fa 10.15 a.m, mi hanno chiamato da Israele, il gruppo di 25 eritrei che sono stati liberati una settimana fa, che facevano parte del primo gruppo di cui ci siamo occupati fin dal 24 novembre 2010, mi hanno chiesto di ringraziarvi tutte quelle persone che si sono prodigate per la loro liberazione. Un altra buona notizia anche la ragazza che era rimasta nelle mani del trafficante è stata liberata ma non sappiamo ancora se anche lei riuscita ad entrare in Israele, mentre la ragazza dispersa durate la sparatoria ancora non si ha sue notizie.
Il secondo gruppo ho parlato anche con il gruppo dei 150 persone dove ci sono i tre bambini di 11 e 14 anni, la loro situazione resta grave, chi sta pagando il prezzo più alto di sofferenza sono i bambini e le due donna del gruppo. Mi hanno riferito che questa notte hanno passato sotto tortura in particolare le due donne con altri 7 maschi di cui un diacono e un prete ortodossi, che sono maltrattati, mi hanno riferito che hanno spezzato la croce che portava con se il prete, cosi come hanno strappato la bibbia e un breviario per la preghiera utilizzato dai due religiosi.
Il terzo gruppo composto da 40 persone, dove ce la donna incinta al 4 mese, con un bambini di 6 anni, il ragazzo epilettico di 16 anni, questi ce la speranza della loro imminente liberazione, grazie alla solidarietà di alcune persone che stanno pagando il riscatto per loro. Quindi nei prossimi due o tre giorni saranno liberi.
In un momento di assenza totale delle istituzioni internazionali che non prestano minimamente attenzione al dramma dei profughi, speriamo che la giunta militare attualmente al potere in Egitto possa fare qualcosa per combattere il traffico di esseri umani.
So per certo che nel Sinai non tutti i capi beduini tollerano questa situazione di sequestri di persona, ce chi tra le tribù beduine del Sinai tenta di opporsi al dilagare di questa tratta di esseri umani, ma se non hanno il sostegno istituzionale di Egitto e Israele, da soli potranno fare ben poco. Sono coinvolti anche tribù beduine israeliane nel traffico di esseri umani, dalle diverse testimonianze emergono cittadini israeliani coinvolti nel traffico di persone al confine tra Egitto e Israele.
Quindi chiediamo alla Comunità Europea di fare pressione su governo di transizione egiziano e quello Israeliano perché affrontino seriamente questo problema del traffico di esseri umani. Liberare i profughi in ostaggio, ed accoglierli rispettando il loro status di richiedenti asilo e rifugiati.
don Mussie Zerai
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento