Gentile Dott. Antonio Guterres
Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati
Ormai da un mese la crisi libica ci tiene in grande apprensione per la sorte dei profughi eritrei, etiopi e somali privi di ogni possibilità di essere evacuati dagli stati europei. Molti di questi profughi sono iscritti presso il vostro ufficio di Tripoli, alcuni hanno in mano la tessera di rifugiato che voi avete rilasciato. Ci dicono anche tanti di loro erano in attesa di essere re insediati in diversi paesi Europei, Canada, USA la crisi in corso ha interrotto, ora vi chiediamo di sostenere tutte quelle pratiche di re insediamento dai campi profughi della Tunisia verso quelli paesi disposti ad accoglierli.
Molti eritrei, etiopi e somali stanno fuggendo da Tripoli verso la Tunisia, cosi come da Bengasi verso l’Egitto, bisogna sollecitare la comunità internazionale di occuparsi della loro evacuazione da questi paesi nord Africani che stanno accogliendo con grande generosità migliaia di profughi fuggiti dalla Libia, non vanno lasciati soli ad accollarsi tutto il peso delle immense distese dei campi profughi, in quanto sistemazioni provvisorie devono trovare una risposta rapida di evacuazione umanitaria dei profughi e rifugiati che non possono tornare verso il paese di origine come gli Eritrei, Etiopi e Somali.
Non si può lasciare migliaia di rifugiati nelle tendopoli con tutto il disaggio che questa condizione comporta, soprattutto per le famiglie con neonati. Bisogna considerare anche la capacità di tollerare questa presenza da parte della popolazione Tunisina, una soluzione rapida può evitare eventuali rischi di intolleranza che mattano in pericolo la vita dei rifugiati e le loro famiglie.
Serve un piano di evacuazione di urgenza dalla Tunisia e l’Egitto verso l’Europa, Canada, USA, Australia paesi che sono in grado di garantire la protezione internazionale prevista dalla convenzione di Ginevra del 1951.
Chiediamo un forte impegno dell’UNHCR per arrivare ad una soluzione rapida di questa emergenza umanitaria che ha colpiti migliaia di profughi eritrei, etiopi e somali che in queste ore stanno tentando di fuggire dalla guerra in atto in Libia.
Distinti saluti
Don Mussie Zerai
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