Comunicato Stampa
Strasburgo, 10 marzo 2011
Il Parlamento europeo approva la risoluzione di condanna per l'uccisione del ministro pachistano per le minoranze
Mario Mauro (PDL-PPE): "Il sacrifico Shahbaz Bhatti serva da monito all'UE in difesa delle minoranze cristiane"
"Shahbaz Bhatti è stato ucciso in nome delle cosiddette "leggi sulla blasfemia" da un gruppo di fondamentalisti, che come sempre più spesso accade, utilizzano il nome di dio per portare avanti il proprio progetto di potere", ha dichiarato Mario Mauro, Presidente dei Deputati PDL a margine del voto con il quale il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione comune di condanna sull'uccisione del Ministro pachistano per le minoranze.
"Con questa risoluzione vogliamo prima di tutto applaudire e ringraziare Shahbaz Bhatti per l’esempio che ci ha regalato in questi anni. Spero che un sacrificio così doloroso serva da monito ai governi dell'Unione europea e all'Alto Rappresentante per la politica estera, Catherine Ashton, affinché azioni concrete sostituiscano le poche parole, peraltro pronunciate a mezza voce fino ad oggi".
"Mentre in questi mesi, il Consiglio e la Commissione - attraverso l'Alto Rappresentante - hanno perso tempo a discutere dell'inclusione o meno della parola "cristiani" nei propri deboli documenti di condanna, i cristiani continuano ad essere massacrati brutalmente, spesso perché accostati all’occidente sebbene di occidentale non abbiano nulla. Per questo chiedo che Consiglio e Commissione guardino al Parlamento europeo come esempio perché tra le Istituzioni europee e' quella che più si e' espressa in difesa dei cristiani fino ad ora", ha concluso Mario Mauro.
La risoluzione approvata oggi, oltre a condannare fermamente questo assassinio, sottolinea come Shahbaz Bhatti fosse "l'unico membro cristiano del governo pakistano e uno dei pochi esponenti politici di rilievo del paese che abbia avuto il coraggio di combattere queste leggi e le ingiustizie che esse hanno favorito" e "plaude al coraggio e al comprovato impegno di Shahbaz Bhatti nei confronti della giustizia, del dialogo interreligioso nonché della libertà di religione e di fede in Pakistan, nonché all'interesse per Asia Bibi, cristiana e madre di cinque figli, condannata a morte per blasfemia, nonostante le continue minacce e gli enormi rischi personali connessi".
In allegato il testo della risoluzione comune approvata oggi.
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Per maggiori informazioni:
On. Mario Mauro
Tel. +32 2 2845387
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