Siamo fortemente preoccupati per la sorte dei 68 profughi eritrei, donne bambini, già ieri tardo pomeriggio ci hanno riferito che sono partiti venerdì sera ore 22.00 circa da Tripoli. La persona al telefono riferiva la situazione di pericolo per mancanza di cibo e acqua, la poca carburante a disposizione con il rischio di restare fermi in balia del mare. Ultime notizie davano a circa 60 miglia dalle coste libiche, in acque internazionali che nessuno intende intervenire. Chiediamo alle navi della NATO presenti in zona di fare tutto il possibile per verificare le reali condizioni di questi profughi e metterli in salvo. Si facciano prevalere il motivo umanitario su quelli burocratiche o politiche che ostacolano un eventuale intervento nelle acque internazionali, anche di competenza "libiche", in queste ore drammatiche nessuna autorità libica risponde a questa emergenza in mare. Chiediamo in oltre l'Agenzia Frontex impegni le sue risorse in queste ore di emergenza per salvare vite umane, il Parlamento Europeo fornisca maggiori mezzi di soccorso per fronteggiare questa crisi umanitaria. Bisogna cercare soluzione per superare questa fase critica con un progetto di evacuazione programmata dalle zone di crisi di profughi in fugga da guerre e persecuzioni come nel caso di Africani Sub Sahariani dalla Libia. Serve una apertura di un corridoio umanitario in Libia che permetta una evacuazione dei profughi intrappolati a Tripoli, per evitare il rischio di chi in queste ore sta rischiando la vita in mare. Evitare anche il traffico di esseri umani che in queste ore sta approfittando di tutta la crisi del Nord Africa per guadagnare sulla pelle dei disperati.
Don Mussie Zerai
We are very concerned about the fate of the 68 Eritrean refugees, women, children, late afternoon yesterday, we were told that they left Friday night around 22:00 hours from Tripoli. The person on the phone referring to the imminent danger from lack of food and water, the little fuel available to the risk of standing still at the mercy of the sea. Latest news gave about 60 miles from the Libyan coast, in international waters that no attempt to intervene. We call on NATO ships in the area to do everything possible to verify the actual conditions of these refugees and to safety. Let reason prevail over humanitarian ones bureaucratic policies that impede a possible intervention in international waters, even the responsibility, "the Libyan" in this tragic time any Libyan authorities respond to this emergency at sea. We ask in Frontex commitments beyond its resources at this time of emergency to save lives, the European Parliament provides more emergency vehicles to address this humanitarian crisis. We must seek solutions to overcome this critical stage of a project planned evacuation from the areas of refugee crisis in fleeing war and persecution as in the case of Sub-Saharan Africans in Libya. Need an opening of a humanitarian corridor in Libya that allowed for evacuation of refugees trapped in Tripoli, to avoid the risk of those who at this moment are risking their lives at sea. Also avoid the traffic of human beings at this time is taking advantage of all the crises in North Africa to earn the skin of the desperate. Fr. Mussie Zerai
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