sabato 6 novembre 2010
Brescia, i sei immigrati ancora sulla gru La mobilitazione dell'Unhcr e "Migrare"
Shukri Said, segretaria dell'associazione, esprime vicinanza e solidarietà e si associa ai sei extracomunitari che protestano contro la mancata regolarizzazione di coloro che si trovavano in Italia nel momento in cui il "Pacchetto Sicurezza" ha trasformato lo status di irregolare nel reato di clandestinità.
BRESCIA - Prosegue, in cima ad una gru nel cantiere per la metropolitana a Bresca, la protesta dei sei immigrati che chiedono il permesso di soggiorno e quindi di "emergere" dalla clandestinità, condizione che una legge dello Stato ha rubricato nel novero dei reati penali. "Se salgono per venirci a prendere, ci buttiamo", ripetono continuamente. Gli immigrati protestano da sabato scorso e non hanno accolto la proposta del Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblicodi scendere, in cambio di consentire un nuovo presidio in un altro luogo, da individuare, e la garanzia di un tavolo di lavoro coordinato dalla Prefettura per affrontare il problema della regolarizzazione.
C'è intanto la presa di posizione, oltre che di Laura Boldrini - portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati - dell'Associazione Migrare che, attraverso la sua Segretaria, Shukri Said, " esprime vicinanza e solidarietà e si associa ai sei extracomunitari che protestano contro la mancata regolarizzazione di coloro che si trovavano in Italia nel momento in cui il "Pacchetto Sicurezza" ha trasformato lo status di irregolare nel reato di clandestinità". L'Associazione stigmatizza anche "le modalità applicative in senso restrittivo della sanatoria per domestici e badanti prevista dalla "Circolare Manganelli" adottate dopo la presentazione delle domande di regolarizzazione così creando i presupposti per autodenunce di clandestinità e determinando l'inutilità della spesa sostenuta nell'auspicio della regolarizzazione, molte volte non limitata a quella contributiva di legge, ma estesa a quella pretesa dagli speculatori".
Da ricordare, infine, la prevedibile presa di posizione della Lega Nord di Brescia, oggi al governo della città, secondo la quale "Quello che sta accadendo è inaccettabile, vergognoso e offensivo nei confronti Brescia", hanno fatto sapere, aggiungendo che "Oggi si stanno raccogliendo i frutti delle dissennate politiche buoniste e permissiviste del precedente sindaco Paolo Corsini (ex Ds), unico sindaco d'Italia che di fronte a una piazza invasa da pakistani clandestini, è volato a Roma per chiedere in regalo permessi di soggiorno, trasformando Brescia nel ventre molle dell'immigrazione italiana. Vogliono stare sulla gru ? Ci restino senza acqua e cibo", hanno concluso.
(05 novembre 2010)
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