venerdì 27 febbraio 2009
Arresti sistematici in Eritrea prendono aggressivamente di mira le fedi minori
ASMARA, Eritrea – In quello che è il più evidente tentativo nella storia recente di mettere al bando una minoranza religiosa in Eritrea, la polizia ha sistematicamente arrestato 15 anziani dei Testimoni di Geova durante luglio ed agosto. Attualmente è stato confermato che alcuni di loro siano in prigione, ma non è stato rivelato dove sono gli altri.
Martedì 8 luglio 2008 le autorità hanno condotto un’irruzione negli uffici locali che i Testimoni di Geova usano per organizzare la loro opera. E’ stata confiscata l’attrezzatura usata per tradurre e stampare. Membri di vecchia data delle congregazioni, uomini con più di 50, 60 e perfino 70 anni, sono stati prelevati nelle loro case o luoghi di lavoro. Nella maggioranza dei casi erano i mezzi di sostentamento delle loro famiglie.
Alla data del maggio 2008, c’erano 21 altri Testimoni di Geova che erano rimasti in prigione in Eritrea. Erano state suscitate false speranze di progressi quando uno di loro, Ghebrenigus Habte, era stato rilasciato il 31 maggio. Gli eventi delle recenti settimane provano che tale speranza era prematura: il numero dei prigionieri da allora è quasi raddoppiato.
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