giovedì 5 febbraio 2009
Audizione in Senato del commissario del Consiglio d'Europa per i diritti dell'uomo che ieri è tornato dopo sei mesi in alcuni campi rom a Roma:
ROMA - La situazione dei rom a Roma "non è buona". Il commissario del Consiglio d'Europa per i diritti dell'uomo Thomas Hammarberg, ha ripetuto quello che aveva già detto a Repubblica. Nel corso della sua audizione a palazzo Madama presso la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, il commissario ha parlato di situazione vergognosa, incivile. Affermazioni pesanti, fatte alla luce di un giro sotto la pioggia nei campi nomadi della capitale, ma che hanno comunque provocato la reazione indignata del ministro degli Esteri.
"Ieri sono stato al Casilino 900 e in altri insediamenti" ha detto il commissario al Senato "e mi sono fatto un'dea chiara sulla situazione dei rom almeno a Roma, e non è buona: non hanno elettricità, acqua, l'impianto fognario non rispetta gli standard". Hammarberg, che già a giugno aveva fatto un sopralluogo, ieri aveva inoltre sottolineato di non aver "notato nessun miglioramento". "La situazione è forse anche peggiorata visto le piogge cadute in questi giorni che hanno trasformato la zona in un pantano: è una vergogna - aveva commentato - che all'interno della Comunità europea ci siano ancora persone senza cittadinanza e senza diritti che vivono in queste condizioni di miseria".
"Molte delle persone che abitano in questi campi vivono in Italia da tantissimi anni - ha detto ancora Hammarberg - i bambini sono nati in Italia, parlano italiano e si sentono italiani anche se sono 'sans papier', non hanno i documenti: bisogna regolarizzare questi bambini. Se il minore non ha la cittadinanza, dice la Convenzione Onu per i diritti umani sottoscritta anche dall'Italia, spetta al Paese che lo ospita concedergliela". Il problema, ha proseguito il commissario, "è che non bisogna chiudersi in una stanza e poi comunicare ai nomadi la decisione presa, ma bisogna cercare una soluzione insieme a loro. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ieri mi ha assicurato che la prossima settimana ci sarà un incontro con la comunità".
Nell'intervista a Repubblica, Hammamberg ha anche duramente attaccato la proposta del ministro Maroni di rimpatriare direttamente gli immigrati. Una proposta, ha detto "che non consente a chi ne ha diritto di chiedere asilo" e che "rispedisce gli immigrati in paesi dove rischiano la tortura o la morte".
Hammarberg porterà la questione anche al Viminale dove è atteso questo pomeriggio per incontrare il sottosegretario Alfredo Mantovano. Quanto ai rom, il commissario ha sottolineato che "esiste un problema di razzismo in tutta Europa non è solo problema che riguarda l'Italia" e ha ricordato che "bisogna presentare in modo saggio le politiche relative ai rom coinvolgendoli nelle scelte". Poi il commissario ha aggiunto che una cosa è dire che l'Italia "ha politiche razziste, che non è la mia posizione" altro è dire che "in Italia c'è un problema rom che va affrontato".
Ma per il ministro Frattini le parole di Hammarberg hanno "offeso gravemente i sentimenti degli italiani". per questo, il titolare della Farnesina, ha incaricato il rappresentante permanente presso il Consiglio d'Europa di svolgere un passo ufficiale nei confronti del presidente dell'assemblea e del segretario generale manifestando il forte sconcerto e la protesta dell'Italia.
Il signor Hammarberg - si legge nella nota diffusa dalla Farnesina - ha parlato di comportamenti dell'Italia "incivili" e di leggi "discriminatorie", "offendendo gravemente i sentimenti degli italiani e rivolgendosi in modo inaccettabile ad un Paese europeo la cui storia e tradizione di democrazia, tolleranza e rispetto dei diritti umani non possono essere messe in discussione".
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