giovedì 5 febbraio 2009
Sulla denuncia dei clandestini la Cgil invita i medici all'obiezione Gino Strada: "L'unico modo per fare medicina è garantire assistenza a tutti
ROMA - Reazioni e polemiche all'approvazione del ddl sicurezza al Senato, in particolare sull'emendanmento della Lega che di fatto consente ai medici di denunciare lo straniero che si rivolge a strutture sanitarie pubbliche. Dopo la protesta di Medici senza frontiere che parla di una "legge contro la Costituzione", il leader della Fp Cgil, Carlo Podda invita i sanitari "all'obiezione" e alla "disobbedienza civile" se il provvedimento dovesse essere approvato in via definitiva alla Camera. Rosy Bindi, vicepresidente di Montecitorio, promette "un'opposizione durissima". Il governo, ha detto Bindi, "straccia la Costituzione che riconosce il diritto alla salute come un diritto della persona, un diritto di tutti, compresi gli stranieri e i clandestini".
Gino Strada, emendamento anti immigrati. "Si vuole affidare ai singoli medici la scelta se garantire lo stesso diritto alla cura a tutti gli individui oppure se esercitare la facoltà di denunciare i loro pazienti irregolari" commenta Gino Strada definendo l'approvazione dell'emendamento voluta dalla Lega "una norma stolta prima ancora che perversa". "Secondo tutti i medici che ho conosciuto e apprezzato l'unico modo giusto e civile per fare medicina è garantire a tutti la miglior assistenza possibile senza distinzione riguardo al colore della pelle, sesso, convinzioni politiche, religiose o culturali". Questo, sottolinea Strada, è il modo in cui Emercency ha lavorato e continuerà a lavorare "anche nel poliambulatoruio per migranti e persone indigenti di Palermo". "Sono certo che i medici italiani" conclude il fondatore di Emergency, "agiranno nel rispetto del giuramento di Ippocrate, della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani".
Finocchiaro, spaventoso manifesto ideologico. "Siamo fermamente contrari a questo disegno di legge, che ha in sé una regolazione della materia dell'immigrazione che è spaventosa" commenta la capogruppo del Pd Anna Finocchiaro. "Si è varcato il limite che sta tra la legge e la persecuzione. Una cosa è una normativa molto rigorosa e un altro è un manifesto ideologico che ha caratteri persecutori" aggiunge Anna Finocchiaro che annuncia "noi continueremo la nostra battaglia anche alla Camera".
Ordini medici: no alle denunce. I medici italiani sono contrari alla possibilità di denunciare i clandestini che sono chiamati a curare. "Ribadiamo il nostro rispettoso ma fermo dissenso", ha spiegato il presidente della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) Amedeo Bianco, "per una norma che va contro l'etica e la deontologia, e si potrebbe rivelare un boomerang sul piano della salute pubblica". La norma "va contro il principo base della tutela della salute pubblica, cioè il libero accesso alle strutture e anzi l'incoraggiamento a recarvisi in caso di problemi di salute". Sul profilo etico, scandisce Bianco, "l'immagine che ne esce è quella di un sistema che forse perde colpi sul piano dell'accoglienza". D'altronde, ricorda Bianco, "la tutela della delinquenza da parte dei medici c'è già. Se viene da noi un clandestino accoltellato, o picchiato, o moribondo, abbiamo già l'obbligo di referto. Ma allargare questa norma a tutti i clandestini mi sembra sia un vulnus alla ragione e alla coscienza".
Fp-Cgil invita all'obiezione. "A nome e per conto dell'intera Funzione Pubblica Cgil, che organizza, fra gli altri, i lavoratori e i medici del servizio sanitario nazionale, condanno fortemente quanto avvenuto" ha detto Podda. "L'emendamento rappresenta in tutta la sua drammaticità il degrado culturale, valoriale e politico che attraversa la maggioranza di centrodestra sul tema dell'immigrazione". Il provvedimento, ha aggiunto, "rappresenta, inoltre, una grave lesione del principio di universalità del diritto alla salute, e indurrà tantissimi stranieri senza permesso di soggiorno a rinunciare alle prestazioni del servizio sanitario nazionale, con tutto quello che ne consegue per i rischi per la salute di tutti i cittadini".
No dei medici cattolici. Anche i medici cattolici italiani si dicono contrari all'emendamento della Lega approvato oggi dal Senato che autorizza i medici a denunciare all'autorità giudiziaria gli immigrati clandestini. "E' una cosa molto grave - dichiara Vincenzo Saraceni, presidente dell'Associazione medici cattolici italiani (Amci) - perché un conto è denunciare un criminale, un conto un clandestino".
Appello medici stranieri. "Faccio un appello al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi affinché intervenga su questa proposta e faccia in modo di risolvere la questione degli immigrati stranieri irregolari presenti in Italia tramite le vie di collaborazione bilaterale con i Paesi di provenienza" afferma il professor Foad Aodi, docente in Fisiatria presso l'università La Sapienza, presidente dell'Amsi (associazione medici di origine straniera) e del Comai, la comunità del Mondo arabo in Italia, in merito alla possibilità per i medici di denunciare gli immigrati clandestini. Possibilità che secondo l'Amsi porterà a un drastico calo delle visite agli immigrati stessi, spaventati dal rischio di essere denunciati.
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