sabato 7 febbraio 2009
Arte, monitoraggio monumenti Etiopia a società italiana
Il lavoro di monitoraggio delle chiese rupestri di Lalibela, in Etiopia, nota come la “Gerusalemme d’Africa”, è stato affidato dal World Monument Found di Washington alla società italiana di Matera “Ipogea”, che si occupa di restauro. A renderlo noto l’architetto Pietro Laureano, presidente della società ed esperto dell’Unesco nella lotta alla desertificazione, oltre che fondatore della Banca mondiale per le conoscenze tradizionali delle Nazioni Unite. Il monitoraggio, che durerà due anni, consiste nel tenere sotto controllo i movimenti del quadro fessurativo e franoso degli ipogei di Lalibela. Per farlo, sono stati installati dei sensori in ogni monumento – fino a 40 per ogni chiesa – in grado di registrare ogni movimento al micron di millimetro. “Le rilevazioni condotte nell’arco di due anni – spiega Laureano – ci consentiranno di comprendere quali sono quei movimenti determinati da fenomeni di dilatazione, dovuta a normali avvicendamenti termici stagionali, e quali quelli patologici che possono compromettere la stabilità delle opere. Si determinerà, quindi, un modello informatico delle variabilità statiche e strutturali del monumento che - ha concluso - guiderà la strategia di restauro". Lo rende noto l’Ansa.
Ultimo aggiornamento ( sabato 07 febbraio 2009 )
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