venerdì 26 febbraio 2010
Cristiani eritrei rilasciati con la condizionale
ASMARA (Eritrea) - La missione Porte Aperte, che da "voce" ai cristiani evangelici perseguitati in diverse parti del mondo, comunica la decisione presa dalle autorità di Adi-Nefase il 5 febbraio di liberare diversi cristiani imprigionati.
Dopo due anni, dodici cristiani della chiesa di Kale-Hiwot imprigionati nel campo militare di Assab e due cristiani membri della chiesa di Rhema rinchiusi nel campo di Mitire da un anno e sette mesi, tutti accusati di professare una fede diversa da quelle "autorizzate" dal governo eritreo (l'ortodossa, la cattolica, la luterana e l'islam), sono stati liberati.
Al momento del rilascio, è stato intimato loro di non partecipare a nessun tipo di attività cristiana evangelica, pena l'esecuzione sul posto.
Ancora oggi si parla di tremila cristiani rinchiusi in diverse parti del territorio eritreo a causa delle loro attività cristiane, (altri senza neanche un capo d'accusa), ma stimare un numero preciso di detenuti imprigionati rimane comprensibilmente difficile.
Di seguito pubblichiamo i nomi dei dodici rilasciati dal campo militare di Adi-Nefase: sette giovani uomini, Fetewe Gebremichel, Yosief Yehdego, Kibreab Tsegay, Habtom Kiros, Bereket Tesfay, Hiyabu Genzebu, Amanuiel Mehari; e cinque giovani donne, Almaze Teckle, Hagosa Abraha, Emnet Kiflom, Terhase Measho e Hiwet Kibrom e due altri giovani uomini, rilasciati dal campo di Mitire: Aklilu Tesfamichel e Gebru Tesfayon.
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