domenica 17 maggio 2009

Verso nuove norme per le procedure di asilo (Sessioni plenarie)

Diritto d’asilo Il Parlamento accoglie con favore il pacchetto normativo volto a migliorare il sistema di asilo UE e i diritti dei richiedenti asilo. Propone però degli emendamenti che intendono rafforzare ulteriormente la tutela dei rifugiati e la solidarietà tra gli Stati membri affinché, in caso di sovraccarico delle domande, i richiedenti siano ricollocati in un paese diverso da quello che ha concesso la protezione internazionale. Propone anche adeguamenti tecnici alla banca dati delle impronte digitali. Il "pacchetto" comprende quattro proposte legislative: una direttiva riguarda la revisione della direttiva sull'accoglienza, un regolamento intende migliorare il sistema di Dublino sulla gestione delle domande, un altro riguarda la revisione del sistema Eurodac, un sistema informatico di confronto delle impronte digitali, e l'ultimo prevede la creazione di un ufficio europeo che abbia il compito di assistere gli Stati membri nella gestione delle domande di asilo. Non essendoci un accordo con il Consiglio sugli emendamenti adottati, l'esame delle proposte proseguirà nel corso della prossima legislatura. Revisione della direttiva sull'accoglienza: rafforzare i diritti dei richiedenti asilo Approvando con 431X voti favorevoli, 69 contrari e 43 astensioni la relazione di Antonio MASIP HIDALGO (PSE, ES), il Parlamento accoglie con favore la proposta di revisione della direttiva sull'accoglienza volta a rafforzare i diritti dei richiedenti asilo e le loro condizioni, definendo i criteri che debbono essere garantiti per quanto riguarda l'alloggio, il vitto, il vestiario, le cure sanitarie, l'aiuto finanziario, la libertà di movimento e l'accesso al lavoro. La proposta prevede inoltre disposizioni specifiche per la protezione di persone particolarmente vulnerabili, come i minori, i minori non accompagnati, le donne in gravidanza e le vittime di torture e violenze. Più in particolare, per quanto riguarda il trattenimento dei richiedenti asilo, la proposta precisa che una decisione in tal senso deve essere presa caso per caso e non deve avere luogo in istituti penitenziari, bensì in centri specializzati. In ogni caso, dovrebbe essere vietato il trattenimento di minori non accompagnati. Inoltre andrebbero fornite garanzie giuridiche contro il trattenimento arbitrario. La decisione, comunque, spetterebbe unicamente alle autorità giudiziarie. Provvedimenti amministrativi dovrebbero intervenire solamente in caso di urgenze ed essere confermati dalla giustizia entro 72 ore. In assenza di decisione, il richiedente dovrebbe essere rilasciato immediatamente. Il Parlamento aggiunge che i richiedenti asilo dovrebbero inoltre essere informati in una lingua che capiscono, o che si può ragionevolmente supporre che essi capiscano. I rifugiati "in stato di trattenimento", inoltre dovrebbero beneficiare di un'assistenza legale necessaria, anche gratuita se lo richiedono, nonché delle cure sanitarie e del sostegno psicologico adeguato. Le procedure amministrative connesse alla domanda d'asilo dovrebbero essere espletate rapidamente, mentre i ritardi non causati dal richiedente non dovrebbero giustificare un prolungamento del trattenimento. Inoltre, l'accesso al lavoro dovrebbe essere garantito entro un termine massimo di sei mesi dalla richiesta di protezione internazionale. Ai minori, poi, andrebbe garantito l'accesso all'istruzione al più tardi entro tre mesi. Gli Stati membri dovrebbero verificare, sin dal deposito della domanda di protezione internazionale, se il richiedente ha necessità particolari. Secondo i deputati, le persone vulnerabili, come i minori, le donne in gravidanza e le vittime di torture e violenze (incluse le mutilazioni genitali femminili) dovrebbero ricevere un'attenzione adeguata. Più in particolare, le vittime di torture dovrebbero essere indirizzate rapidamente verso un centro di cura appropriato alla loro situazione, e gli Stati membri dovrebbero favorire il ricongiungimento familiare e nominare dei tutori per consigliare e proteggere i minori non accompagnati. Regolamento di Dublino: ricollocazione dei richiedenti asilo Una seconda proposta del pacchetto mira a migliorare il "regolamento di Dublino" del 2003 che aveva lo scopo di garantire l'accesso alla procedura di domanda di asilo e l'accesso a un suo esame rapido, evitando al contempo le domande multiple depositate da uno stesso richiedenti in diversi paesi UE. La proposta intende garantire norme di protezione più elevate per le persone e migliorare la risposta a situazioni nelle quali le capacità di accoglienza e i sistemi di asilo degli Stati membri sono sottoposti a una pressione particolare. Fissa dei termini per rendere più efficace e rapida la procedura volta a determinare lo Stato responsabile. Prevede inoltre un insieme di misure volte a garantire che siano coperte le necessità dei richiedenti asilo e che siano previste delle garanzie sufficienti, in particolare per quanto riguarda il ricorso contro le decisioni di trasferimento, che include il diritto all'assistenza legale, alla rappresentanza e al ricongiungimento familiare. Riafferma poi il principio che nessuno deve essere trattenuto per il solo motivo di aver presentato una richiesta di protezione internazionale. Approvando con 398 voti favorevoli, 56 contrari e 65 astensioni la relazione di Jeanine HENNIS-PLASSCHAERT (ALDE/ADLE, NL), il Parlamento sostiene questo principio, ma propone di migliorare la solidarietà tra gli Stati membri con l'introduzione di strumenti obbligatori, come la costituzione di squadre di esperti nazionali che assistano gli Stati membri confrontati a un importante numero di domande di asilo e l'istituzione di un programma di ricollocazione che mira a permettere ai beneficiari della protezione internazionale di essere accolti da uno Stato membro diverso da quello che ha concesso loro l'asilo. Migliorare il funzionamento di Eurodac, la banca dati delle impronte digitali Il sistema di Dublino non potrebbe funzionare senza uno strumento che permette d'identificare i cittadini stranieri che abbiano già inoltrato una domanda di asilo in un altro Stato membro. Eurodac è un sistema informatico di confronto delle impronte digitali in funzione dal 2003. La proposta della Commissione intende migliorare il funzionamento generale del sistema, chiarire le diverse tappe del suo funzionamento e definire regole in materia di protezione dei dati. A quest'ultimo proposito, ad esempio, gli Stati membri sarebbero tenuti a cancellare i dati non più necessari ai fini per i quali erano stati raccolti. Approvando con 445 voti favorevoli, 76 contrari e 8 astensioni la relazione di Nicolae POPA (NI, RO), il Parlamento sostiene questa impostazione proponendo al contempo talune precisazioni tecniche. Creazione di un ufficio per assistere gli Stati membri La Commissione propone infine di istituire un Ufficio europeo, che prenderebbe la forma di un'agenzia di regolazione, per offrire sostegno in materia di asilo. Sarebbe incaricato di agevolare e rafforzare la cooperazione pratica tra gli Stati membri e contribuire così a un'attuazione migliore del regime comune d'asilo. Adottando con 467 voti favorevoli, 42 contrari e 18 astensioni la relazione di Jean LAMBERT (Verdi/ALE, UK), il Parlamento approva la creazione di tale agenzia, ma auspica che questa sviluppi, in collaborazione con l'Alto Commissariato ONU per i rifugiati e le ONG, delle formazioni in materia di asilo destinate ai membri delle amministrazioni nazionali. Inoltre, l'agenzia dovrebbe istituire un sistema di allerta rapido che permetta agli Stati membri e alla Commissione di anticipare gli eventuali afflussi di massa di richiedenti asilo, nonché un sistema di solidarietà obbligatoria per la ricollocazione dei beneficiari della protezione internazionale fornita da uno Stato membro il cui sistema di asilo è sovraccarico. La proposta è corredata di una decisione volta ad agevolare il finanziamento del Ufficio europeo tramite la riallocazione di una parte del Fondo europeo per i rifugiati. Questa iniziativa è sostenuta dalla relazione di Bárbara DÜHRKOP DÜHRKOP (PSE, ES), approvata dall'Aula con 482 voti favorevoli, 40 contrari e 19 astensioni. Antefatti Dieci anni fa, al Vertice di Tempere, i governi dell'UE hanno scelto di trattare la politica di asilo a livello europeo. Da allora, l'Unione ha riavvicinato le legislazioni nazionali grazie a un insieme di direttive che hanno armonizzato le condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo e le procedure per attribuire lo statuto di rifugiato. Nel 2003, con il regolamento "Dublino II", l'UE ha integrato nel diritto europeo la Convenzione di Dublino che mira a identificare il più presto possibile lo Stato membro responsabile dell'esame di una domanda d'asilo e di prevenire gli abusi come la richiesta simultanea d'asilo presentata dalla stessa persona in diversi Stati membri. Questo sistema poggia su una banca dati di impronte digitali, Eurodac, che permette agli Stati membri di verificare se il richiedente asilo ha già introdotto un'altra domanda in un altro paese UE. Nella pratica, tuttavia, questo sistema si è rivelato insufficiente: una valutazione della Commissione, pubblicata nel 2007, ha sottolineato che l'ampio potere discrezionale lasciato dalla direttiva agli Stati membri non garantisce condizioni d'accoglienza adeguate ai richiedenti asilo. Il "pacchetto asilo" proposto dalla Commissione introduce quindi una serie di elementi richiesti dai deputati europei, ossia norme più precise per un'armonizzazione effettiva delle norme nazionali e il rafforzamento dei diritti dei richiedenti asili riguardo all'assistenza legale, al ricongiungimento familiare, all'istruzione e alle cure. I deputati hanno anche sottolineato a più riprese la necessità di rafforzare la solidarietà tra gli Stati membri, in particolare verso quelli della sponda Sud, che devono trattare numerose richieste di asilo. Antonio MASIP HIDALGO (PSE, ES) Relazione sulla proposta di direttiva recante norme minime relative all'accoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri (rifusione) & Jeanine HENNIS-PLASSCHAERT (ALDE/ADLE, NL) Relazione sulla proposta di regolamento che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide (rifusione) & Nicolae POPA (NI, RO) Relazione sulla proposta di regolamento che istituisce il sistema ’“Eurodac” per il confronto delle impronte digitali per l’efficace applicazione del regolamento (CE) n. [.../...] & Jean LAMBERT (Verdi/ALE, UK) Relazione sulla proposta di regolamento che istituisce l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo & Bárbara DÜHRKOP DÜHRKOP (PSE, ES) Relazione sulla proposta di decisione che modifica la decisione n. 573/2007/CE che istituisce il Fondo europeo per i rifugiati per il periodo 2008-2013, sopprimendo il finanziamento di alcune azioni comunitarie e cambiando il limite di finanziamento delle stesse Procedura: Codecisione, prima lettura

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