martedì 12 maggio 2009
L'Europa bacchetta l'Italia Stop ai respingimenti!
Piovono le critiche sul Governo italiano per il respingimento indiscriminato in Libia degli immigrati. Dopo il Vaticano ieri è stata la volta di Thomas Hammarberg, il commissario per i Diritti umani del Consiglio d'Europa, l'organizzazione di Strasburgo con 47 Stati membri da non confondere con l'Ue, che ha definito l'azione del ministro Maroni «un'iniziativa molto triste» che «mina la possibilità per ogni essere umano di fuggire da repressione e violenza ricorrendo al diritti d'asilo». Il commissario svedese ha esortato la comunità internazionale a sostenere le posizioni dell'Onu e del Vaticano e a «fermare l'iniziativa unilaterale dell'Italia».
Non ha avuto il permesso di attraccare a Malta, la fregata militare italiana Spica con a bordo 69 migranti, fra cui 16 donne, salvati in mare alle prime ore di stamane. Lo riferisce il sito del quotidiano Times of Malta, secondo il quale la nave è ancorata nelle acque territoriali maltesi, in attesa di ordini. Secondo altre fonti, la Spica starebbe già facendo rotta verso Porto Empedocle. L’equipaggio della fregata italiana ha tratto in salvo i migranti che si trovavano su un’imbarcazione a 70 miglia da Lampedusa, in acque nelle quali le operazioni di ricerca e soccorso sono di competenza di Malta. Secondo le autorità maltesi tuttavia i migranti dovevano essere portati nel porto più vicino, ovvero Lampedusa.
La scorsa notte sono giunti a Siracusa i 48 migranti soccorsi ieri da una motovedetta della Guardia di Finanza a 35 miglia a sud est di Portopalo di Capo Passero. Il ministro dell’interno Roberto Maroni mantiene linea della «fermezza» sul contrasto all’immigrazione. In base all’accordo con il leader libico Muammar Gheddafi in cinque giorni sono stati dirottati verso la Libia oltre 500 immigrati, nonostante le denunce dell’Onu, della Chiesa cattolica e di diverse organizzazioni per la tutela dei diritti umani.
«È giusto che noi siamo pronti a collaborare e a contrastare con tutti i mezzi la criminalità legata all'immigrazione clandestina ma non è morale trasformare dei barconi di disperati in uno spot o in un manifesto per fare campagna elettorale e per raccogliere qualche voto. Questo è moralmente sbagliato, veramente squallido». Lo ha detto il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, alla stazione ferroviaria di Altamura, in provincia di Bari, durante il suo giro al Sud a bordo dei treni locali.
«L'ennesima dichiarazione di Thomas Hammarberg dimostra, una volta di più, quanto poco il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa conosca la realtà italiana» ha detto il ministro per le Politiche Europee, Andrea Ronchi. «Evidentemente c'è un problema di pregiudizio nei confronti del nostro Paese. Invece di attaccare l'Italia - che ha sempre fatto prevalere il senso di solidarietà sul rispetto delle regole di salvataggio in mare - perchè il commissario non chiede all'Europa di assumersi davvero l'onere dell'immigrazione clandestina? Ad Hammarberg voglio solo ricordare che l'Unione Europea ha approvato un patto europeo per l'immigrazione e che uno dei capitoli più importanti prevede che i clandestini intercettati in alto mare vengano
riaccompagnati presso il Paese di provenienza.
L'Italia, quindi, è sottoposta a vincoli europei che il commissario dovrebbe conoscere visto che sono stati adottati nell'ultimo Consiglio europeo sotto la presidenza francese nel dicembre dello scorso anno. Le politiche del governo italiano sono perfettamente in linea con le decisioni europee in tema di immigrazione. Hammarberg se ne faccia una ragione».
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