domenica 24 maggio 2009
L'Italia accoglierà alcuni detenuti di Guantanamo Pubblicato da Rosario Mastrosimone alle 12:31 in Politica italiana
Dopo aver superato ogni soglia di decenza con le espulsioni illegali verso la Libia di persone colpevoli solo di fuggire da Paesi in guerra alla ricerca di una vita migliore, l'Italia si appresterebbe ad accogliere alcuni dei detenuti della prigione di Guantanamo che Barack Obama ha deciso di chiudere. Si a chi potrebbe essere invischiato in attività terroristiche, ma no a chi scappa da guerre e persecuzioni politiche e religiose.
Due detenuti che gli Stati Uniti vorrebbero destinare all'Italia sono due cittadini tunisini già sotto indagine in Italia per la loro presunta appartenenza ad una cellula terroristica. Sia chiaro, senza una condanna restano non colpevoli, ma non si capisce perché l'Italia, e gli altri Paesi europei, debbano accogliere i sospetti terroristi di Guantanamo. Guantanamo l'hanno voluta gli americani. La nuova America di Obama promette il cambiamento ma finora difetta di coraggio e coerenza. Spetta agli americani approntare procedure giuridiche degne di questo nome, condannare i terroristi veri e risarcire quei poveracci che a Guantanamo ci sono finiti solo perché si trovavano al posto sbagliato, al momento sbagliato e con gli abiti sbagliati.
Dovremo cominciare prima o poi a fare i conti con le nostre responsabilità. Guantanamo non è una di queste. I disastri di Somalia, Eritrea ed Etiopia dipendono invece in buona parte dai crimini italiani all'epoca del colonialismo, ma gli eritrei, gli etiopi, i somali, che oggi, per colpa nostra, si ritrovano ad essere cittadini di Paesi alla fame, retti da spietati regimi (Eritrea e Somalia) o dominati da signori della guerra (Somalia), non li ricacciamo in mare senza chiederci neppuire perché siano fuggiti dai loro Paesi.
E tutto questo, nel palcoscenico di una stampa asservita al "non pensiero" di destra e sinistra, sembra quasi una cosa normale.
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