giovedì 14 maggio 2009
Ieri gli Italiani - Oggi gli Africano!
“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano
l’acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte
settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie
delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad
avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si
presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo
pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi
incomprensibili, probabilmente antichi dialetti. Molti bambini vengono
utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne
vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni
lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono
assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se
ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perchè poco
attraenti e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri
consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal
lavoro. I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle
frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che
entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di
espedienti o, addirittura, attività criminali.”(Dalla relazione
dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, Ottobre
1912)
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