giovedì 28 maggio 2009

IMMIGRAZIONE: BARROT AI 27, TRAFERIRE RIFUGIATI IN SENO UE

(ANSAmed) - BRUXELLES - Agire in fretta, vista la drammaticita' della situazione con il possibile aumento di sbarchi di immigrati nel Mediterraneo nella stagione estiva e far leva sulla solidarieta' tra gli Stati: il commissario Ue alla Giustizia, liberta' e sicurezza, Jacques Barrot, in vista della riunione del Consiglio del 4-5 giugno, ha preparato una lettera ai ministri degli Interni dei 27 in cui mette nero su bianco le azioni che Bruxelles intende portare avanti nei prossimi mesi per far fronte alla pressione migratoria e su cui chiede il contributo di tutti gli Stati membri. PROGETTO PILOTA PER RIFUGIATI - Sul tavolo dei ministri, Barrot, mette la proposta di un progetto pilota destinato a venire incontro ai problemi dell'accoglienza dei richiedenti asilo che beneficiano dello status di rifugiato. Per coloro che hanno bisogno di una protezione internazionale la Commissione ipotizza, una volta accolti in uno degli Stati Ue piu' esposti dalla pressione migratoria o anche in quelli di transito come la Libia, un trasferimento all'interno dell'Unione. Un immigrato accolto a Malta o in Italia potrebbe quindi essere poi trasferito, ad esempio, in Svezia o Finlandia. Per far questo la Commissione e' disposta a incrementare i fondi a disposizione. Gia' oggi vengono attribuiti finanziamenti Ue per 4.000 euro a rifugiato per il Paese che si accolla l'onere di ospitalita'. A Bruxelles, tuttavia, non si nasconde la diffidenza che una simile proposta potra' incontrare in alcuni Paesi, da qui la scelta di chiedere una libera adesione. PARTENARIATO CON PAESI AFRICA - La Commissione punta ad una maggiore cooperazione con gli Stati del Nord Africa, in particolare con la Libia, ma - spiegano fonti comunitarie - Tunisia, Egitto e Marocco hanno gia' dato segnali di voler lavorare insieme. L'idea e' quella di rilanciare un processo di partenariato regionale con una conferenza, una sorta di Tripoli II, affermano fonti comunitarie che fanno capire che Bruxelles potrebbe mettere a disposizione dei Paesi disposti a collaborare fino a una ventina di milioni di euro. POTENZIARE FRONTEX - L'agenzia europea nata per gestire la cooperazione alle frontiere esterne, secondo la Commissione, dovrebbe essere rafforzata per migliorare cosi' la definizione delle operazioni, con accordi chiari e modalita' che consentano di intervenire per evitare perdite di vite umane e far attraccare i barconi degli immigrati la' dove stabilito congiuntamente.(ANSAmed).

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