giovedì 21 maggio 2009
IMMIGRAZIONE
LA REPUBBLICA – “I centri di espulsione per gli stranieri come campi di concentramento”. Titolo fortissimo tanto più perché la frase virgolettata è del premier: se l’è lasciata sfuggire a L’Aquila. Inevitabili le polemiche delle opposizioni che parlano di stato confusionale. Nel frattempo monsignor Marchetto conferma la contrarietà della Chiesa alla politica dei respingimenti: «è un approccio ristretto e limitato che rischia di mettere in pericolo la vita delle vittime». Maroni comunque va avanti. Oggi è a Tripoli a incontrare il suo omologo libico.
CORRIERE DELLA SERA – Il fondatore della comunità di Sant’Egidio interviene sulla questione dei rimpatri dei clandestini: “Riccardi: accetto i rimpatri solo se rispettano le leggi. Africa, missione dell’Europa”: «L’immigrazione è un problema dell’Europa. Io non condanno i respingimenti, io condanno i respingimenti che vengono fatti contro la legge...Noi europei dobbiamo affrontare la storia insieme».
AVVENIRE - Apre su “Rifugiati e irregolari, l’Italia incalza l’Ue”. Il governo fa pressing sull’Onu ed è deciso a far porre all’ordine del giorno dei 27 il nodo delle politiche comuni. C’è un’intervista a Izabella Cooper sul funzionamento di Frontex, l’agenzia europea per il controllo del frontiere esterne dell’Unione, dopo che i controlli alle frontiere interne sono state abolite con la Convenzione di Shengen.
IL GIORNALE - A pag. 10 e 11 torna sul tema Immigrazione a partire dalla vicenda di Venezia. Nella città lagunare gli arrivi degli stranieri irregolari sono diminuiti del 80% dall'inizio del 2009 ed è stata smantellata la rete criminale. «Se i barconi dei disperati che arrivano dalla Libia sono respinti al mittente e le Nazioni Unite alzano il sopracciglio. Se questa procedura è regolarmente applicata da anni dal porto di Venezia con la complicità delle autorità portuali di Patrasso i funzionari del Palazzo di Vetro e derivati non sembrano aver obiezione alcuna». Le cose potrebbero cambiare «La Corte europea dei diritti umani ha dichiarato ammissibile il ricorso firmato da 35 immigrati e da due avvocati veneti che chiede la condanna dell'Italia e della Grecia per le presunte procedure illecite usate e per il momento la Corte ha chiesto al Governo di inviare una memoria difensiva, ritenendo di fatto meritevole di approfondimento il ricorso». Intervento di Ida magli «non esistono società multietniche perchè una società non è data dalla somma di singoli individui ma dal loro appartenere e vivere in una cultura. ogni cultura è creata dalle particolari caratteristiche che distinguono un popolo dall'altro e che si manifestano nella diversa visione del mondo. ciò che mantiene in vita una cultura è la personalità del popolo che l'ha creata. ma le culture muoiono e sono sostituite da altre. Tocca a noi italiani a difendere la nostra cultura»
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